Il progetto Passo dopo passo, rivolto alle persone con emofilia che necessitano di ricorrere alla chirurgia ortopedica, è nato nel 2009 con il trasferimento presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano del dottor Luigi Solimeno, indiscussa autorità mondiale nella chirurgia ortopedica per emofilici e riferimento per i pazienti di tutta Italia. La vicinanza con il Centro emofilia rendeva più agevole l’assistenza ematologica, ma la nuova divisione aveva bisogno di un aiuto segretariale.
Fondazione Paracelso, partendo ancora una volta da un bisogno e da una richiesta circoscritta, ha costruito un progetto che ruota attorno alla persona del paziente e contemporaneamente favorisce l’attività dei clinici:
- contribuiamo alla gestione dell’intero percorso ospedaliero, coordinando il lavoro di ematologi e chirurghi, l’organizzazione del prericovero, la degenza operatoria e il trasferimento in strutture riabilitative di eccellenza (Domus Salutis a Brescia).
- abbiamo donato all’ospedale un kinetek (apparecchio per mobilizzare l’arto operato) e un polarcare (apparecchio per la terapia del freddo che riduce il dolore e il gonfiore, agevolando sensibilmente il decorso postoperatorio), destinati ai pazienti emofilici per sgravarli dell’impegno e dei costi del noleggio;
- mettiamo a disposizione di pazienti e familiari che arrivano da altre parti d’Italia una foresteria allo scopo di abbattere i costi di un eventuale soggiorno.
Seguire questo percorso richiede partecipazione e competenza. Lo facciamo con cura, consapevoli delle esitazioni che spesso affiancano un intervento, all’occasione distribuendo qualche parola rassicurante o qualche pacca di incoraggiamento.
Per ricevere consigli preziosi e una vera e propria lista di accorgimenti – utile prima del ricovero, durante la degenza e dopo l’intervento – ti invitiamo a contattare la segreteria e in particolare:
Cristina Ielo, tel. 02 33004126, email cristina.ielo@fondazioneparacelso.it.
Dall’inizio del progetto (2009) abbiamo accompagnato nel percorso di chirurgia ortopedica 852 pazienti. Le visite sono invece circa 140 ogni anno di cui circa 30 effettuate in telemedicina (ultimo aggiornamento: dicembre 2024).
I costi del progetto sono interamente a carico di Fondazione Paracelso.
